martedì 21 giugno 2011
Lo tsunami ha dato origine ad un mare di detriti
In mare sono presenti trascinati dalla furia delle onde, centinaia di migliaia di carcasse d'auto e di camion, di scheletri di navi e d'aerei, resti di case e d'installazioni industriali che lo tsunami dell'undici marzo, che ha devastato la costa nord-est del Giappone, fino a 10 chilometri all'interno delle coste.
Una vera e propria discarica in mare aperto d'oggetti d'ogni sorta è entrata in un infernale girone oceanico ed a causa delle diverse correnti farà il giro completo in dieci anni.
Le conseguenze ambientali sono enormi: non solo l'acqua sarà contaminata dalla radioattività, ma anche da inquinanti tossici, idrocarburi, solventi, acidi e pesticidi.
Decine di migliaia di bottiglie di plastica galleggiano ed i pescherecci alla deriva continuano a mietere vittime tra gli uccelli, i mammiferi marini e le specie a rischio d'estinsione: è una sorta di pesca fantasma causata da questi rifiuti che possono essere inghiottiti o intrappolare le specie coinvolte.
Fonte: Le Monde, Yomiuri Shimbun
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